“Sguardo” di Valentina Certo (ANIMAMUNDI EDIZIONI Otranto Lecce 2022 pagine 68) è un testo pregevole e molto profondo che affronta tematiche artistiche di rilievo con grande competenza riuscendo a cogliere la vita spirituale dell’arte. Un testo sintetico ma ponderoso allo stesso tempo fatto di sguardi e di piacevolissime escursioni nel mondo dell’arte. Un importante riferimento è fatto a Kandisky che nel 1910 prevenendo studi che successivamente avrebbero ottenuto un grande rilievo scrisse un saggio di notevole interesse: “Lo spirituale nell’arte”. Il saggio disquisiva sapientemente in merito all’emotività e alla motivazione al sapere ed alla educazione come “processi interdisciplinari e connessi che favoriscono la maturazione e la formazione culturale e sociale dell’individuo”. Nel medesimo anno la prima opera di arte astratta (un acquerello che rappresenta il mondo spirituale) dà corpo alla concezione che solo l’arte che è pura può alimentare nell’o...
Recensioni
Tra fascino, mistero e intrighi di una leggenda veneziana di fine ‘700. Interessante, misterioso, suggestivo, il romanzo di Angelo Coco “Notturno Veneziano”, (Grafichéditore, Collana Calliope, Lamezia Terme 2021 pag. 276 € 15,00), vincitore del Premio “Dario Galli” e dei Premi Internazionali “Lagunando” e “Città di Cefalù”, giunto già alla prima ristampa. Si tratta di un thriller che, in modo sapiente e raffinato, coniuga la bellezza e la sublimità dell’arte con la brama di denaro che conduce, spesso, ad azioni illecite e talvolta brutali. Il testo è variegato, ricco di riferimenti storici, artistici ed escatologici. Molti i personaggi che ne movimentano la trama, ben connessa ed avvincente, costruita su periodi temporali diversi e lontani tra di loro ma tenuti insieme da un filo conduttore che l’Autore sviluppa con grande perizia. Affascinato dalla vicendaa intrigante e ammaliato dal paesaggio lagunare, il lettore ne diventa protagonista silenzio...
La vera poesia si caratterizza, da sempre, per la musicalità delle parole e per la profondità del messaggio trasmesso. La poesia di Nino Ferraù, trova un’interprete sensibilissima nella scrittrice e poetessa, Francesca Spadaro che, con grande maestria e competenza, riesce a ripercorrere l’itinerario umano ed artistico del poeta. Sempre attenta e puntuale, la Spadaro ha ricostruito lo scenario storico, antropologico e letterario in cui egli si è mosso e, con coerenza, lo ha interpretato, offrendo ai lettori importanti approfondimenti sulla figura e l’opera del poeta galatese (Francesca Spadaro, “Il Poeta e la Bambina”, Armando Siciliano Editore, Messina 2021, pg 198). L’incipit del romanzo biografico prende avvio nel 1933 (Anno XI dell’Era Fascista), quando Nino frequenta la V elementare nel suo paese di Galati Mamertino (Me) e si conclude con la morte, avvenuta a Messina nel 1984. L’ autrice avverte il lettore che, nello scrivere il testo, il cuore ha sempre tent...
ll settimo colpo (Catarsi di un eroe dei nostri tempi) Un testo intenso di grande spessore morale, ricco di pathos, cosparso del sale della saggezza, illuminato dalla “ Parola” di Cristo che risuona in eterno ( “Vi mando come pecore in mezzo ai lupi”), la recente opera dello scrittore e avvocato, Michele Barbera (“Nessun uomo è luce a se stesso”, Il martirio di Rosario Angelo Livatino in odium fidei et iustitiae, Gianmarco Aulino Editore, Sciacca 2020 pg 142). Michele Barbera, noto avvocato e scrittore poliedrico di Marsala, appassionato studioso di filosofia e di teologia, ripercorre in questo saggio la vicenda umana del giudice-ragazzino, Rosario Angelo Livatino , ucciso barbaramente il 21 Settembre del 1990, mentre si recava negli uffici del Tribunale di Agrigento, da quattro sicari assoldati dalla “Stidda”(associazione mafiosa agrigentina). Era tanta la sua “purezza morale” che, temendo per la sua scorta, evitava di farsi accompagnare ed utilizzava la propri...
Come si sopravvive ad una perdita? Ognuno attua strategie consolatorie del tutto personali; non c’è un antidoto universalmente valido. E cosa succede se a scomparire è l’Amore della propria vita? Ce lo racconta Marisa Bulgheroni nel suo romanzo “Stella nera” – Frammenti di una vita a due, in cui ci offre una delicata testimonianza di vita e di morte. L’impressione è quella di frugare tra le pagine di un diario che custodisce riflessioni personali che l’autrice rivolge a sé stessa; considerazioni esistenziali, nel tentativo di resistere al distacco. Lungo la narrazione, il diario assume spesso i contorni di una lettera rivolta all’amato scomparso; si rammentano episodi di vita vissuta insieme, si riallacciano i nodi con le esperienze materiali ed emotive condivise. Infine, quasi inavvertitamente, la forma epistolare lascia spesso spazio a quella dialogica, che, in quanto tale, presuppone una risposta da chi non è più in grado di darla; non nelle forme canoniche,...
Poliedrico, ambizioso, determinato, talvolta feroce, Federico II si rivela ,anche, un antesignano del culto, oggi diremmo mass-mediatico dell’ immagine. Il saggio di Valentina Certo( “Il Tesoro di Federico II, Potere e Cultura a Corte, Ed. Giambra 2019 Terme Vigliatore pag. 200) persegue questa linea interpretativa, facendo risaltare le capacità intuitive,la forza del carattere e la ferrea volontà di dominio dello Svevo. L’ autrice illustra l’ascesa del regnante come un progetto di dominio assoluto, supportato dalla ricerca del consenso dei popoli soggetti, attraverso una sapiente pubblicità iconografica, tendente al culto dell’immagine, quasi un ritorno all’apoteosi imperiale romana. Due gli obbiettivi di Federico, porsi da un lato, come erede della “ Romanorum Potestas” e dall’altro come fermo oppositore del carisma papale. Da ciò la ricerca del consenso attraverso i manoscritti, le opere figurative e i gioielli e, in particolar modo, la glittica che so...
Si riapre, tra lo storico Carlo Ruta e l’archeologo Sebastiano Tusa, un dialogo serrato e intenso che ritorna come elemento caratterizzante la collana “ Mediterraneo e Storia “. Secondo un formula collaudata con successo nei volumi precedenti, i due autori, dialogando tra di loro, coinvolgono il lettore in un dibattito ricco di riferimenti culturali afferenti il piano della storia, della letteratura e dell’archeologia. “Viaggio nella Grecia antica da Oriente a Occidente”(Ragusa 2017, Edizioni di storia e di studi sociali, pg . 157) è un cammino che dalla Grecia continentale si dirama, da un lato, verso la regione mediterranea e dall’altro, verso alcune importanti aree dell’Asia Minore. I fattori del fenomeno migratorio sono vari: il disagio sociale, le sperequazioni economiche, la scarsa produttività del suolo greco, l’incremento demografico, l’oppressione politica. Non mancano, tuttavia , quelle che sono le peculiarità del popolo greco: il desiderio di ...
Temo di andar contro le regole giornalistiche, nel momento in cui, presa dall’emozione e dai ricordi mi accingo a scrivere una recensione del bel volume di Cristina D’Arrigo “Antonio Saitta OSPE: la scocca della cultura” attraverso i ricordi di Nazareno Saitta (Messina 2016 di nicolò edizioni pg 183). Da studentessa universitaria prima e da giovane insegnante poi, solevo frequentare la libreria OSPE, ma molto intimidita dal contesto (erano gli anni dei miei rossori) vi entravo in punta di piedi e sostavo il tempo giusto che mi occorreva per comprare un libro. Il mio referente era un collaboratore della libreria, il signor Villari, padre compianto di una mia cara amica. Così leggere questo testo mi ha aiutato a capire quel mondo che mi intimidiva allora, facendomi sentire inadeguata, e a riviverlo, con l’esperienza di oggi, non senza rimpianto di ciò che è irrimediabilmente perduto. Di famiglia modesta, Antonio Saitta frequenta fino al terzo anno dell’Istituto Tecnico...
Intrighi e delitti nella Messina postunitaria L’opera ultima di Gerardo Rizzo “La scellerata setta” (Di Nicolò Edizioni, Messina 2016 pagg.181) non si colloca facilmente in un genere letterario univoco. E’ un documento storico che talvolta assume lo sviluppo narrativo di un romanzo, è un pamphlet di appassionata difesa dei valori repubblicani, è una cronaca giudiziaria, è una periegesi di un luogo che non c’è più. Lo scrittore rigorosamente celato dietro lo sviluppo dei fatti, si palesa, larvatamente, negli attori principali della vicenda, animandoli. Ecco il questore Sborni, analitico osservatore di un mondo che non comprende e desideroso di ritornare nelle sue terre, ecco il magistrato trapanese Attilio Sacco pronto ad espletare l’ultima sua fatica prima della pensione e ancora l’ardente patriota Emanuele Pancaldo, fino all’appassionato avvocato messinese Giuseppe Oliva. La vicenda complessa e intrigata si svolge tra il 1870 e il 1873: una setta denominata de...
Lombardo edizioni Milazzo 2016 euro 17,00 Caro papà ti scrivo perché..” è la seconda esperienza letteraria e autobiografica di Patrizia Itri, nasce dal desiderio di non dimenticare, ma di rendere viva l’eredità di valori ed affetti che sostanziano la vita dell’autrice e che costituiscono la preziosa eredità che il padre le ha trasmesso.Nella rievocazione, Patrizia ha sentito il bisogno di cogliere il senso stesso della propria umanità e di esprimere la profonda sensibilità di cui è dotata , di interrogarsi sui perché della vita, sugli affetti traditi, di affermare il suo legame forte , percepito come una ancora di salvezza, con la famiglia e in particolare con il padre, nonostante qualche volta conflittuale, sostegno affettivo e di riferimento, sin da quando era piccola, poi da adolescente e da adulta. E lo ha fatto affidandosi alla scrittura come la modalità più consona per esternare il suo bisogno di dire, di fissare i momenti, le ...
“In viaggio tra Mediterraneo e storia” (2017 Ragusa, edizioni di storia e di studi sociali) è un saggio di carattere geografico-etnologico, basato su riferimenti archeologici, storico-politici e letterari, che nasce dalla collaborazione tra due studiosi di chiara fama: Carlo Ruta e Sebastiano Tusa. L’opera presenta una tessitura a mosaico e offre la suggestione di un dialogo tra due interlocutori che, con apporti culturali diversi ma mai divergenti, conducono una trattazione intensa e molto documentata. L’opera si pone quindi come disamina attenta e meditata nel tempo e nello spazio di quello che, forse arditamente, si potrebbe definire un subcontinente: il bacino del Mediterraneo. Braudel lo definisce una “pianura liquida” che è in grado di congiungere popolazioni, mescolare culture e stili di vita, creare relazioni civili anche nelle peggiori condizioni”. L’archeologia che parla attraverso il linguaggio delle cose, dà un notevole contributo alla definizione de...
“L’opera umana più bella è di essere utili al prossimo” (Sofocle) La legge 30 marzo 2004 n° 92, promulgata dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, riconosce il 10 Febbraio quale “Giorno del Ricordo”, per fissare nel tempo eterno della Storia l’esodo massiccio, avvenuto nel secondo dopoguerra, degli Italiani istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre e il martirio di tutte le vittime delle foibe ad opera delle truppe iugoslave. A mo’ di esempio di grande coraggio di fronte all’efferatezza dei Titini, la vicenda di Norma Crosetto, studentessa istriana, allieva a Padova di un grande siciliano, il noto latinista Concetto Marchese. Prelevata nel ’43 da una volante rossa e sollecitata vanamente alla collaborazione, non cedette ma forse memore di come” l’uom s’etterna” fu capace di resistere alle più atroci sevizie, fino ad essere infoibata. Fabio lo Bono, nel suo racconto- documento ( “Popolo in fuga”, 2016 Termini Imerese, Lo Bono E...
Il “De Aetna” di Pietro Bembo, a cura di Ferdinando Raffaele, con traduzione di Salvatore Cammisuli ( 2016 Ragusa, Edizioni di storia e studi sociali pg 124) è un trattato giovanile , molto interessante, sia per i riferimenti storici e culturali che lumeggiano il periodo umanistico-rinascimentale, sia per la diretta e attenta disamina dei fenomeni connessi con l’attività del Vulcano. Consente, inoltre, ai Messinesi di ripercorrere il passato glorioso di una città, in cui la scuola di greco del Lascaris brillava come faro di cultura del Mediterraneo. Due giovani veneziani, Angelo Gabriel e Pietro Bembo , attratti dalla fama del grande studioso bizantino, cominciano un percorso di apprendimento che si protrarrà per due anni (il periodo più felice della sua vita, come confiderà Pietro al padre), l’escursione sul Vulcano sigillerà la formazione dei due. Il volumetto, sotto forma di dialogo tra Pietro e il padre Bernardo, è un racconto odeporico, caratterizzato da...
Cartoline di una Gorgone, 2013, Roma, Sovera Edizioni pg 141 Mariastella Ruvolo è una ragazza di venticinque anni, spigliata, elegante, coinvolgente, come capita di incontrarne tante nelle nostre attività giornaliere. In più, però, è una scrittrice di rango che unisce la spontaneità del narrare a una consumata abilità stilistica. Sabato 10 Agosto, nella cornice elegante del Lido di Naxos viene presentata la sua opera prima. Interessante la vicenda editoriale del libro: Mariastella lavora per la casa editoriale Sovera e ha un sogno nel cassetto: scrivere un libro di ricordi. Decide di presentare un testo incompleto di autore ignoto alla Sovera: non vuole favoritismi di alcun tipo. Solo dopo l’accoglimento entusiastico dell’editore, rivelerà l’arcano: un groviglio la tiene legata al suo passato e solo scrivendone la storia se ne potrà liberare ( ricalcando così una considerazione di Goethe). Il passato si materializza sotto forma di cartoline e porta alla luce il mar...
Mohnblume, Storia vera di una donna eccezionale ovvero Storia eccezionale di una donna vera, Roma, 2013 Tipografia Grasso In una cornice elegante e raffinata , qual è quella di un noto locale giardinese, si è svolta, il 21 Luglio, la presentazione del libro di Aldo Piccarreta (Mohnblume, Storia vera di una donna eccezionale ovvero Storia eccezionale di una donna vera, Roma, 2013 Tipografia Grasso pag.243). Colpisce innanzitutto, in un’epoca in cui tutto è in vendita e fagocitato dalla smania del consumo, che questo romanzo non abbia un prezzo. Aldo Piccarreta, narratore e protagonista ha voluto fare un ultimo dono alla donna della sua vita, Rosemarie, offrendo agli altri la storia del loro amore che travalica la morte e l’oblio. L’autore oppone ,al cinismo e al materialismo imperanti nei nostri tempi, una vicenda in cui dà spazio ai moti dell’anima , senza timore di risultare “démodé”. Il giovane Aldo, geologo romano, incontra in Italia l...
No’esti na zannella”, 2014 Bagnara Calabra, Disoblio Edizioni Nel 1992, il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa ha approvato la Carta Europea delle lingue regionali e minoritarie che prevede l’istituzione di fondi da utilizzare per tutelare il dialetto( o meglio le lingue regionali ) sia rafforzandone la conoscenza, sia favorendone l’apprendimento. Il dialetto fa parte integrante del patrimonio culturale di un popolo e ne rappresenta la continuità e la specificità. Rocco Nassi, nella sua silloge che comprende trentacinque poesie ( “No’esti na zannella”, 2014 Bagnara Calabra,Disoblio Edizioni pg. 76), utilizza il dialetto di Bagnara, suo luogo d’origine, consapevole del fascino e della musicalità di un idioma che, nonostante il trascorrere dei secoli, conserva l’immediatezza e la plasticità del linguaggio antico, senza scadere nel conformismo di una lingua paludata come l’Italiano. Il titolo rappresenta appunto l’impegno del poeta n...
Il fiore più alto del ciliegio, 2013 Patti, Sembra opportuno per introdurre il romanzo di Nino Casamento(“Il fiore più alto del ciliegio”, 2013 Patti, C.E. Kimerik pp 202) far riferimento ai “Memorabili” di Socrate, riportati da Senofonte, suo discepolo. A Carneide che esita a intraprendere il governo di Atene, Socrate dice “Conosci te stesso… e non volerti ritenere esente dall’impegno politico, se solo sei consapevole che, grazie al tuo contributo, la Repubblica potrebbe migliorare le sue condizioni”. Antonio, il protagonista del romanzo, impegna tutta la sua vita nel miglioramento degli altri siano essi gli alunni, i compagni o i suoi concittadini. Tutta la vicenda narrata che si potrebbe considerare un romanzo di formazione, ripercorre le fasi di crescita,di consapevolezza e di maturazione culturale e politica di un intellettuale meridionale (originario della provincia messinese) che si trasferisce a Torino negli anni di piombo della Repubblica italia...
Se qualcuno avesse alzato il capo per guardare il cielo, nel crepuscolo del 14 Marzo, avrebbe osservato uno spettacolo fantasmagorico: venti farfalle di grandi dimensioni, dagli splendidi colori, con le ali spiegate sopra la città. Le farfalle erano quelle evocate da Maresa nel suo libro (Teresa Lazzaro” Venti farfalle e una nuova primavera”, C. E. Experiences 2014 pag. 87) presentato a un folto e commosso pubblico presso la saletta Cannizzaro. Esse rappresentano l’allegoria della sorte dei venti bambini uccisi dai nazisti, il 25 Aprile del 1945, nella scuola di Bullenhuser Damm, ad Amburgo. Maresa è un’insegnante d’inglese impegnata e sensibile, consapevole che la cultura non deve essere autoreferenziale e svolgere solo una funzione consolatoria delle sofferenze ma assumersi essa stessa il ruolo di lottare, scongiurare ed eliminare i mali. La sua è un ‘opera di denuncia affinché nefandezze di tal genere siano estirpate dal genere umano e per far ciò coinvolge le ...
Come genere di confine tra la realtà e il mondo fantastico, la fiaba ha origini antichissime e si collega, secondo Vladimir Propp, ai riti iniziatici primitivi. La conquista del potere era collegata al possesso di virtù magiche, acquisite attraverso esseri carismatici (stregoni,maghi, fate, maliarde, streghe, animali fatati) o di oggetti percorsi da un fluido prodigioso. Il fascino di un mondo ,in cui tutto è soggetto a trasformazione repentina e casuale, dove niente è definitivo, in cui basta trovare un anello magico per divenire potenti, belli e famosi , ci ha preso tutti da bambini e, anche, da adulti permane nel nostro immaginario. Amelia Cosentino ( “Fiabe siciliane” dalla raccolta di Giuseppe Pitrè,2013, Trapani, Di Girolamo Editore pg.316 )ha estratto dal ricchissimo “corpus” delle fiabe,novelle e racconti siciliani dell’etnologo e demopsicologo Giuseppe Pitrè, vissuto a Palermo nella seconda metà dell’Ottocento, quarantuno fiabe,il cui tema...
Una realtà riportata attraverso le innumerevoli sfaccettature, i colori e le forme che mutano continuamente ad ogni minimo cambiamento d’angolazione, con effetti sorprendenti e quasi magici, è quella che appare nell’opera prima di Cinzia Zerbini (“SGUARDARSI- Il Caleidoscopio di Oz, 2015 Palermo, Torri del Vento Edizioni”). Oz, osservatrice compartecipe delle vicende dei suoi personaggi, si serve dell’effetto catartico dell’ironia per alleggerire la durezza del quotidiano nelle tentacolare metropoli palermitana. Sfilano davanti agli occhi del lettore figure allucinate, patetiche, apparentemente disincantate ma profondamente dolenti. Ognuna di loro ha un tic, una mania, un comportamento nevrotico e compulsivo, derivanti da lacerazioni interiori, incancrenite dal tempo. La società dei disvalori condiziona giovani e vecchi e li conduce sull’orlo di un baratro, ma Oz è pronta a riacchiapparli per il bavero e a farli arretrare. Culto esasperato del corpo, denaro facile,...
Cercare di districare un groviglio di fatti contrastanti, complessi, enigmatici è stato l’arduo compito dei numerosi magistrati che, per trentasei anni, hanno vagliato le carte dei processi (ben nove) intentati contro un innocente. Il giornalista, Nicola Biondo, insieme con l’imputato, Giuseppe Gulotta, hanno ricostruito la drammatica vicenda (“ALKAMAR- La mia vita in carcere da innocente” 2013 Milano, ChiareLettere Editore) scrivendo un dossier a due voci: una quella di Giuseppe che documenta la nudità dei fatti, l’altra quella di Nicola che fa emergere le sofisticherie e gli intrighi del potere. Un altro grande giornalista e scrittore Vincenzo Consolo, di fronte al guazzabuglio della giustizia , nell’intricato caso del mostro di Marsala, riferiva le parole del grande “illuminista” Giangiacomo Ciacco Montalto: “Nel contesto giuridico verità e realtà devono sempre coincidere”. Alcamo la saracena, splendido esempio di barocco siciliano, è negli anni...
L’altopiano ibleo come luogo di scontro e incontro di popoli tra la prima e la seconda età del ferro
Viene dai lontani anni ’70 , l’interesse del Professore Massimo Frasca nei confronti del complesso montuoso-collinare ibleo e dei suoi antichi abitanti. Dal professore Giovanni Rizza gli fu assegnata una tesi di laurea affascinante: lo studio della necropoli del Monte Finocchito presso Noto, esplorata alla fine dell’800 da Paolo Orsi. A distanza di vari decenni, divenuto ormai professore di Archeologia della Magna Grecia e Sicilia presso l’università di Catania, Massimo Frasca riprende in mano le “usate” carte, arricchite da recenti contributi di eminenti studiosi, da splendide fotografie e da accurate cartine topografiche e dà alle stampe l’agile volumetto : “Archeologia degli Iblei”( 2015, Scicli , Edizioni di Storia e studi sociali, pp 189) . Lo studio tende a definire in un’area campione, quella della Sicilia Ibla, i rapporti tra le popolazioni indigene dell’isola e i coloni greci,nel periodo compreso tra la prima e la seconda età del ferro. Tra le...
Si fa capolino nel saggio di Sebastiano Tusa (“ Sicilia Archeologica”2015 Scicli Edizioni di Storia e Studi Sociali pag 313) con l’atteggiamento reverenziale di chi ama l’archeologia ma ne conosce anche le asperità. Fin dalla premessa ci si rende conto che l’Autore il cui curriculum è di tutto rispetto, vuol dare all’opera un taglio più divulgativo e meno accademico, ritenendo che la cultura debba essere patrimonio di tutti e non solo degli iniziati. L’opera si compone di nove saggi , già pubblicati, che hanno un unico filo conduttore, pur nella diversità degli argomenti, quello di rintracciare nel sincretismo antropologico quell’elemento identitario che fa della Sicilia non un’isola ma un arcipelago di culture,religioni, popoli e tradizioni. Il primo saggio di taglio autobiografico rievoca la figura di Vincenzo Tusa, archeologo di chiara fama, che guida il piccolo Sebastiano sui sentieri di Pantelleria, alla ricerca del “Sese del re”, un monumen...
Il romanzo giallo è una tipologia narrativa che trova ampio riscontro tra gli scrittori siciliani contemporanei. Il giallo, come genere commisto, è ricco di suggestioni letterarie e paraletterarie e in esso si mescolano metafora e allegoria, intrecciandosi in un gioco sottile e complesso. Sofisticheria, ambiguità, paradosso, in un mondo in bilico tra potere statuale e illegalità , costituiscono gli ingredienti tipici della produzione noir siciliana. Al gran numero degli scrittori già celebri, può certamente accostarsi Michele Barbera, poliedrico scrittore di Castelvetrano (“Colpe Apparenti” 2015 Sciacca, Aulino Editore) che rivela un quid di originalità, rispetto agli autori suoi conterranei, sia nella modifica del contesto sociologico sia nella figura di un investigatore –filosofo, tuttavia gli elementi tipici del giallo siciliano ci sono tutti. Una serie di delitti inspiegabili si verifica in un tranquillo paese, arroccato alle falde dell’Appennino abruzzese...
La frenetica ricerca, da più parti e attraverso i secoli, dei nascosti averi di un ricco ebreo netino, Geremia Palumbo, perseguitato dall’Inquisizione e quindi accusato di eresia, fa da trama all’intensa, dotta e intrigata opera di Salvatore Requirez “Il segreto dell’anfora” Palermo 2015 Nuova Ipsa Editore pp.516. La vicenda in cui si stratificano fatti storici e situazioni romanzesche, attraverso conflitti di pensiero, aberrazioni religiose, crisi mistiche, deliri di potere, percorre circa tre secoli in un’incalzante sequela di avvenimenti, tutti fermamente aderenti (con precisione di data) alla storia della Sicilia spagnola. Il contradditorio ruolo del Tribunale dell’Inquisizione, la teatralità delle pene ingiuste, i contrasti per l’esercizio del potere, la Palermo nuova che nasce all’insegna del barocco, fanno da scenario a vicende personali che ne escono schiacciate. Storie d’amore incrociate navigano verso un incerto destino. Credenze popolari e linee di...