Questione di rispetto – Libri per la legalità

“La dignità non si compra, si conquista e si difende”. Sono le parole di un imprenditore calabrese che sta denunciando in un’aula di tribunale i suoi aguzzini, uomini della ‘ndrangheta reggina che lo minacciavano ed estorcevano. E questo è anche uno dei passaggi del libro ‘Questione di rispetto’, Rubbettino Editore, in cui l’autore il giornalista Giuseppe Baldessarro racconta la storia di Gaetano Saffioti, imprenditore di Palmi e testimone di giustizia dal 2002.

E’ la storia umana e giudiziaria di un uomo che, di fronte alla prepotenza della ‘ndrangheta che lo aveva privato della sua vita e del suo lavoro, denuncia i suoi aguzzini che lo stritolavano con pizzo e minacce. “Volevo capire il percorso che lo aveva portato alla denuncia, e attraverso le carte delle inchieste e i racconti che lui fa emerge un percorso di consapevolezza – spiega l’autore, Giuseppe Baldessarro giornalista di La Repubblica – Scatta qualcosa quando si comincia a rendere conto che qualcosa può succedere: può succedere che lo ammazzano, può succedere che lo arrestano, può succedere che gli fanno saltare l’azienda. Può succedere qualsiasi cosa”.

Il dramma umano di Gaetano Saffioti prende la forma di un emozionante romanzo che si alterna alla cronaca dei giorni che precedono la denuncia, fatta di paure e poi di isolamento. “Dopo la denuncia ero su una strada statale molto trafficata, ma quel giorno non c’era nessuno, forse sarà stata un’impressione personale – racconta, durante la presentazione del libro, Gaetano Saffioti – Però da lì sono spariti amici, fratelli, cognate, nipoti, operai. Mi ero preparato psicologicamente, conscio che la scelta che tutti consideravano sbagliata era giusta”. Una scelta, quella di denunciare, difficile ma che arriva rafforzata dalla consapevolezza della schiavitù a cui veniva costretto. “Non ero libero di poter assumere una persona, di partecipare a una gara. Prima pensavo di essere libero, di avere tanti amici, finti amici. Ma quella era una finta libertà. Questo mi ha portato a conoscere due amiche necessarie ad ogni persona: la propria dignità e la propria libertà”, spiega l’imprenditore e testimone di giustizia.

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