Visita guidata Museo del 900 – Messina
IL NOVECENTO: PER MESSINA NON È SOLTANTO UN SECOLO
Il Museo “Messina nel ‘900”, rappresenta una nuova realtà per una città che all’alba del secolo scorso si è trovata a dovere rinascere dalle proprie rovine.
Il 28 dicembre 1908 un violento terremoto ha cancellato, infatti, l’intero tessuto urbano e con esso la propria storia e la propria vita. Per Messina, quindi, il Novecento non è soltanto un secolo, ma un punto nodale che fa da spartiacque tra ciò che c’era prima e ciò che è venuto dopo.
Prima del 1908 c’è il continuumdelle vicende che nell’Ottocento segnavano la modernità nascente che si stava imponendo in Italia e in Europa.
Dopo il 1908, rinasce una città da un cumulo di macerie, che sotto ogni profilo è del tutto differente da quella che l’aveva preceduta. La città del Novecento che oggi percorriamo è un’altra Messina, perché, se e vero che i toponimi delle sue strade spesso si richiamano ai luoghi antichi, nulla è più come prima. Per questo motivo l’intento del Museo è ripercorrere i cento anni di storia che ritraggono la sua “nuova identità”. Lo fa reperendo documenti oggettuali o cartacei, ma anche testimonianze significative.
Lo fa, cioè, attraverso le proprie esposizioni e soprattutto attraverso gli incontri che intesse con gli abitanti di questa città.
Il Museo “Messina nel ‘900”, è ricco di contenuti anche nella fisicità dei propri ambienti. Trova luogo nel “Ricovero Bunker antiaereo Cappellini”.
A distanza di poco più di un trentennio dal sisma, Messina ha subito la sua ennesima distruzione e la sua nuova ricostruzione. Nel Museo è possibile attraverso le ambientazioni appositamente allestite è possibile rivivere gli eventi attraverso un ricco apparato esplicativo, arricchito da iconografie ed atti pubblici, quotidiani e riviste, manifesti, uniformi, armi e oggetti della vita quotidiana.
Il Museo di questo Novecento messinese, così costellato di drammi, ritrae, perciò, la forza di volontà della gente, che ogni volta ha affrontato le avversità con la voglia di risorgere dalle macerie come l’araba fenice di mitica memoria. Riflette la volontà di guardare al futuro senza mai dimenticare la propria storia e la propria tradizione. In tutto ciò è la fierezza e l’orgoglio di una comunità che non si è arresa in passato e non si arrende nel presente.
Adesioni e modalità operative:
Pertecipazione:
Limitata a circa 50 persone suddivise in due gruppi (il secondo gruppo inizierà la visita a distanza di 10 minuti circa).
Ingresso Euro 3,00 persona.
Adesioni:
Ptecedenza ai Soci ADSeT.
Le adesioni dovranno pervenire entro lunedì 18 marzo mezzo mail o Sms o WhtasApp a:
amipreside@alice.it o al numero 3286955460.
Precedenze:
Soci ADSeT e familiari – prenotazioni entro lunedì 18 marzo 2019, dopo tale data ed entro il 20 marzo, saranno accettate, limitatamente ai posti disponibili, prenotazioni per amici e non Soci.