L’area metropolitana di Messina e Reggio “raccontata” dalle monete antiche

mercoledì 13 Dicembre 2017
Ore 16:00
Istitituto Superiore Antonello da Messina

Nell’ambito del Mediterraneo antico Reggio e Messina sono le prime città ad avere sperimentato, nei primi decenni del V sec. a.C., l’uso di una moneta “unica”. Le loro monete furono caratterizzate dalle medesime immagini,  distinguendosi  soltanto per il nome degli emittenti: MESSENION e REGINON. Come oggi per l’euro,  anche in età antica, le coniazioni di una moneta “comune” esprimevano la volontà di formare una comunità non solo economica ma anche sociale e politica. La moneta unica agevolava il libero scambio e la formazione di un “sistema integrato” che rafforzava il ruolo delle  Città dello Stretto quale crocevia e cerniera fra l’Oriente e l’Occidente Mediterraneo. Testimoni parlanti delle loro relazioni internazionali sono le immagini che furono adottate sulle  monete che coniarono.

 

Una lezione Magistrale

Teresa Crisafulli

Nell’Aula Magna dell’Istituto Superiore “Antonello” di Messina, mercoledì 13 Dicembre, si è svolto un interessantissimo incontro con la prof.ssa Maria Caltabiano Caccamo, sul tema “L’area metropolitana di Messina e Reggio “raccontata” dalle monete antiche”, organizzato dall’ADSeT ((Associazione Dirigenti Scolastici e territorio) e dall’ACM (Associazione Culturale Maurolico).

La prof. Maria Muscherà, dirigente scolastica dell’”Antonello”, dopo aver porto i saluti all’uditorio, ha dimostrato la sua soddisfazione nell’ospitare l’ADSeT, che è sempre ricca di iniziative culturali lodevoli, che mirano a coinvolgere i soci e il territorio.

Il presidente dell’Adset, prof. Angelo Miceli, ha, prima di ogni cosa, voluto ringraziare la dirigente dell’Antonello, per la disponibilità dimostrata nell’ospitare tale incontro, programmato insieme all’ACM, con la quale altre volte in passato c’è stata una stretta collaborazione e insieme alla quale altre attività ancora saranno realizzate. Il Prof. Antonino Grasso, presidente dell’ACM, si è unito nei ringraziamenti, affermando il valore che tali incontri culturali rivestono per la riscoperta di un passato che non rimane fine a se stesso, ma è stimolo per guardare avanti con maggiore consapevolezza e orgoglio di appartenenza.

L’incontro ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico attento e incuriosito dall’esposizione della prof.ssa Caltabiano, già docente ordinaria di Numismatica presso l’Università di Messina che, con la competenza che le deriva da lunghi anni di studi e ricerche, ma soprattutto con la passione verso il mondo antico che ha sempre animato il suo lavoro,  ha rievocato gli antichi rapporti che legavano le due città dello Stretto, Messina e Reggio, viste già come un “unicum”, come un’area metropolitana, al punto da utilizzare una moneta unica, voluta dal tiranno di Reggio, Anassilao, che operò il primo importante tentativo di unire politicamente le due città, come ci raccontano le immagini impresse nelle monete in circolazione, immagini che parlano di mare, di amore e di unione di popoli diversi,

Attraverso anche l’utilizzo di slides, la prof.ssa Caltabiano ha ripercorso la storia della monetazione dell’area dello Stretto, dall’occupazione di Zancle da parte dei Sami, fino alla conquista della città da parte di Anassilao, che la ribattezza Messana, in onore della patria d’origine dei suoi antenati e, attraverso l’evoluzione delle immagini impresse sulle varie monete, la prof.ssa  ha voluto mettere in evidenza non solo  gli usi e i costumi di un popolo, ma anche  l’evoluzione del pensiero politico che si basa sull’unione di popoli diversi da cui può nascere un popolo più forte, così come dall’unione di una cavalla e di un asino nasce il mulo, animale notoriamente molto più forte di altri animali..

L’area metropolitana dello Stretto non è quindi una idea nuova e scoprire che già nel passato c’era chi riteneva possibile una simile realtà, dovrebbe spingerci ancor più, oggi, verso la realizzazione del sogno antico, che sicuramente vedrebbe un maggiore sviluppo economico e culturale di due città sorelle.

Sia Angelo Miceli che Antonino Grasso, i presidenti delle due associazioni, hanno voluto ringraziare la prof.ssa Maria Caltabiano per la sua cortese disponibilità, offrendole l’Adset il proprio Grest, e l’ACM una targa in ricordo della sua partecipazione, invitandola, in una prossima occasione, a ripetere il suo intervento oltremodo interessante e suggestivo.

Relatore: Maria Caltabiano Caccamo

Maria Caltabiano Caccamo, già Professore ordinario di Numismatica dell’Università degli Studi di Messina (mcaltabiano@unime.it), è Vicepresidente del Committee dell’International Numismatic Council e Presidente del Comitato scientifico ed organizzativo del XV International Numismatic Congress, Taormina 20-25 September 2015 (www.xvcin.unime.it).

E’ stata Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università di Messina (1998-2004) e Coordinatrice del Dottorato di ricerca in Scienze Archeologiche e Storiche (Università consorziate Messina, Catania e Palermo, 1994-2016). Ha promosso e coordinato il Progetto internazionale DRACMA (Diffusion and Research on Ancient Coinage of the Mediterranean Area) sostenuto finanziariamente dalla Comunità Europea (Programma Raphael 1996-1998), avente per obiettivo la valorizzazione e fruizione dei beni numismatici. Ha promosso il “Lexicon Iconographicum Numismaticae Classicae et Mediae Aetatis”, in collaborazione con le Università di Bologna, Genova e Milano e il patrocinio dell’International Numismatic Council e dell’Accademia dei Lincei. Ha ideato D.I.A.N.A., il Digital Iconographic Atlas of Numismatics in Antiquity (http://ww2.unime.it/diana); dirige la Collana “Semata e Signa. Studi di Iconografia monetale”.

E’ autrice di più di 200 pubblicazioni relative alla monetazione siciliana e magno-greca, a quella romano–repubblicana, alle monete della Macedonia e dell’ Egitto in età ellenistica, al lessico numismatico greco, all’iconografia e all’iconologia monetale.

Ha organizzato Congressi Nazionali e Internazionali in cui lo studio della moneta è stato sempre affrontato con un approccio interdisciplinare e multidisciplinare.