L’Eco Grande Acquario dello Stretto … Sogno o Realtà?


Iosè Gambino è stato professore ordinario di Geografia presso l’Università di Messina, dove ha anche insegnato Organizzazione e Pianificazione del Territorio. Ha tenuto corsi anche presso le sedi universitarie di Noto e Priolo, oltre che nell’Università di Enna. Autore di oltre 130 pubblicazioni, le sue opere sono state accolte da prestigiose case editrici. Ha presieduto convegni a livello internazionale, sia in Italia che all’estero, e ha fatto parte di delegazioni dell’Università di Messina a Cracovia e Cordova. Per l’Università di Messina, ha avviato collaborazioni con la Saint John’s University, la principale università cattolica degli Stati Uniti d’America.
Una sua pubblicazione sugli aspetti urbani nei *Promessi Sposi* è stata inclusa nel volume che ha rappresentato l’Italia al Congresso Mondiale di Geografia a Washington. Un’altra pubblicazione sull’industria del Mezzogiorno è stata richiesta dalla Biblioteca del Senato degli Stati Uniti d’America. Ha ricevuto numerosi premi a livello nazionale e internazionale. Inoltre, è stato presidente siciliano dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, facendo parte anche del direttivo nazionale.

Nasce a Messina il 06/12/1945.
Nel 1964 consegue la maturità classica al Liceo Ginnasio Maurolico; nel 1968, si laurea in Giurisprudenza alla Università degli studi di Messina.
Dopo il tirocinio professionale e gli esami di abilitazione all’esercizio della professione, quale avvocato, si iscrive all’Ordine Forense di Messina.
Subito dopo consegue l’abilitazione all’insegnamento di materie giuridiche ed economiche.
Nel triennio 1973-1975, in qualità di docente a contratto, insegna “diritto processuale tributario” alla facoltà di Economia della nostra università.
Nominato preside dell’istituto professionale regionale per l’industria e l’artigianato per ciechi, “Ardizzone Gioeni” di Catania, rivolge il suo impegno alla riforma del delicato settore, sia per adeguarlo alle nuove esigenze degli studenti non vedenti ed ipovedenti, sia alla domanda di mercato.
L’iniziativa riformatrice trova la sua concretizzazione nella legge regionale 26 luglio 1982, n68, che, oltre a prevedere la riorganizzazione della materia, sancisce la istituzione di un secondo istituto professionale a Palermo, onde venire incontro agli studenti residenti nella Sicilia occidentale.
I due istituti professionali vengono così inseriti nel sistema dell’istruzione professionale della regione Sicilia ed equiparati ai corrispondenti istituti professionali statali.
La riforma, foriera di una più articolata e ricca offerta formativa, prospetta ai giovani con disabilità visiva una grande speranza di futuro, ampliando, soprattutto qualitativamente, l’orizzonte dell’inserimento nel mondo del lavoro.
Sono migliaia ora i lavoratori non vedenti ed ipovedenti che, grazie alla istruzione professionale ricevuta dalle summenzionate scuole, partecipano, a pieno titolo, alla vita del paese, come “persone tra persone e cittadini fra cittadini”!!!
Contemporaneamente, l’impegno di Pippo si riverbera anche sui versanti della politica e del terzo settore. L’agone politico lo vede protagonista in diverse pubbliche amministrazioni; in particolare ricopre importanti ruoli al Comune di Messina, dove, per circa 15 anni, è consigliere, vicepresidente del consiglio e più volte assessore.
Successivamente ricopre la carica di presidente del Conservatorio Musicale Statale, “A. Corelli” di Messina, contribuendo ad elevarne il prestigio e curandone il trasferimento in una sede più adeguata. Inoltre, è noto il suo impegno nell’ambito della “Disabilità”, da lui sempre considerata ed indicata come “Valore”, contrastando, quindi, la cultura che invece declina la “disabilità” come fattore di “emarginazione” e/o “esclusione”.
Emblematica è la sua attività a sostegno della legge 517/77 sia durante il suo iter legislativo, sia, soprattutto, nella tanto travagliata fase di attuazione. Alla fine, però, la spuntarono i docenti, i dirigenti scolastici ed i sostenitori visionari, più sensibili, più responsabili, più innamorati del progresso, che avevano fermamente creduto nelle speciali risorse ed energie inesplorate di quei ragazzi con “disabilità”, solo apparentemente più deboli.
Tra le numerose iniziative sociali promosse da Pippo per l’autonomia, l’inclusione, le pari opportunità e il diritto allo studio delle persone con disabilità vanno ricordate:
A) il Centro Regionale Hellen Keller con la omonima scuola caniguida per ciechi;
B) il Centro Regionale di servizio culturale per non vedenti;
C) la Motedi – Mostra Convegno delle tecnologie avanzate per le persone con disabilità, ripresa poi dalla Fiera di Bologna e modificata nella versione “Endimatica”;
D) la “Traversata dello Stretto di Messina”: manifestazione nazionale, alla quale, nelle sue nove edizioni, gli atleti nuotatori con disabilità mai furono meno di 50.
La spettacolare “Traversata dello Stretto di Messina”, rimane ancora oggi una performance unica al mondo;
E) Inoltre, Pippo fece conoscere a Messina il basket giocato da atleti in carrozzina quando nello sport la presenza dei giovani con disabilità era davvero una rarità. Infatti, negli anni 90, a Messina, e, segnatamente, nella palestra dello storico IPSIA Verona Trento, si svolsero gli allenamenti di basket in carrozzina in preparazione dei primi campionati europei di Parigi.
Piace ricordare questo storico evento, oltre che per il suo intrinseco valore socio sportivo, anche perché la palestra del Verona Trento era lodevolmente priva di barriere architettoniche; cosa straordinaria per quei tempi, non solo per Messina!!!
In ultimo e non per ultimo, va detto che Pippo da cinque anni affianca Iosè Gambino, anche lui socio di Adset, nella realizzazione dello straordinario progetto: “il Polo Scientifico Internazionale per la Tutela della Biodiversità Marina” con l’ ” Ecograndeacquario dello Stretto di Messina”.
Al progetto, Iosè e Pippo da 5 anni dedicano le loro migliori energie e tutto l’entusiasmo possibile. Da quando hanno preso a collaborare, si incontrano e si sentono tutti i giorni, festivi compresi! Per entrambi, il progetto è “un sogno da realizzare”, in piena armonia, cioè, con titolo scelto dal caro Angelo per questo stupendo incontro: “un sogno da realizzare” per Messina, per la Sicilia, per il sud, per l’Europa, ma, soprattutto, per i nostri giovani che non devono essere più costretti ad abbandonare la loro città, le loro radici, i loro affetti più cari, e non devono più pagare l’alto prezzo della emigrazione che non soltanto impoverisce la nostra comunità dal punto di vista economico, ma la deprime sotto il profilo valoriale.