Incontro con l’autore Bruno Lorenzo Castrovinci
Sinossi
Bruno Lorenzo Castrovinci, “Salire Sempre più in alto fino a toccare il cielo”, Edizioni Armenio 2022. Il libro è stato candidato alla 61ª Edizione del Premio Campiello.
Immaginate un viaggio fatto di emozioni profonde, introspezione e un costante slancio verso il superamento di sé stessi: questo è ciò che Bruno Lorenzo Castrovinci regala con il suo romanzo “Salire sempre più in alto fino a toccare il cielo”. Attraverso una trama avvolgente, personaggi come Angelo, Flora e Luigi emergono con straordinaria forza narrativa, intrecciando le loro storie in un mosaico di passioni, lotte e speranze. Ogni protagonista porta con sé il peso delle proprie scelte, riflettendo sulla fragilità e la forza dell’essere umano, in un continuo equilibrio tra cadute e rinascite. Sono personaggi tormentati e, al tempo stesso, universali, capaci di parlare al cuore di chi legge.
Con una prosa elegante e ricca di sfumature, Castrovinci esplora temi profondamente umani: l’amore in tutte le sue forme, il desiderio come forza creativa e distruttiva, la lotta interiore che segna ogni percorso di cambiamento e la redenzione come atto finale di conquista personale. A fare da sfondo a queste storie, la Sicilia, descritta con una maestria che fa risplendere la sua bellezza naturale: le colline verdi, il blu cristallino del mare, il profumo degli agrumi che permea l’aria e i tramonti che tingono tutto di rosso e arancio. È uno scenario che non è solo un contorno, ma un vero e proprio protagonista, specchio delle emozioni e delle sfide interiori che animano i personaggi.
Ogni capitolo del romanzo è una finestra che si apre su un frammento di vita, su un momento di crisi o su un’epifania, creando un percorso che accompagna il lettore in una riflessione profonda sul senso dell’esistenza. Il cammino dei personaggi, segnato da cadute e rinascite, non è mai lineare: è una continua salita verso un ideale che sembra sempre sfuggire, ma che dona senso e bellezza al viaggio.
Questo libro non è solo un’opera narrativa, ma un invito a riflettere sul mistero dell’essere, sull’importanza di affrontare le sfide e sulla capacità di trovare luce anche nei momenti più bui. Le pagine di Castrovinci emozionano, sorprendono e lasciano un segno indelebile, spingendo il lettore a interrogarsi su ciò che significa davvero “toccare il cielo”. Un romanzo da vivere, più che da leggere, che vi lascerà con il desiderio di scalare le vette più alte della vostra anima.
Bruno Lorenzo Castrovinci
Bruno Lorenzo Castrovinci è un autore e intellettuale italiano che incarna i valori del nuovo umanesimo, un pensiero capace di fondere tradizione e modernità, approfondimento culturale e sensibilità verso le sfide contemporanee. La sua scrittura, raffinata e poetica, esplora i grandi interrogativi dell’esistenza umana, rivelandolo come un moderno “umanista” in grado di dialogare con il passato e proiettarsi verso il futuro con visione e apertura.
Nato e cresciuto in Sicilia, terra di miti e contrasti, Castrovinci attinge ispirazione dalla ricchezza storica e naturale della sua isola natale, trasformandola in uno scenario evocativo e simbolico per molte delle sue opere. Le sue radici siciliane non sono solo un elemento geografico, ma un’eredità culturale che permea profondamente ogni sua pagina, celebrando valori universali come la resilienza, l’identità e il legame con le tradizioni.
Con una formazione eclettica che spazia dalla letteratura alle neuroscienze, Castrovinci incarna l’ideale del “nuovo umanista”, capace di abbracciare la complessità del mondo con curiosità e spirito critico. Le sue opere, ricche di sfumature poetiche, affrontano temi universali quali l’amore, il sacrificio, la lotta interiore, la redenzione e il rapporto tra l’uomo e la natura, costruendo un ponte tra emozioni intime e riflessioni collettive. Ogni suo lavoro non si limita a raccontare storie, ma invita il lettore a un viaggio interiore di scoperta e crescita personale.
Tra i suoi contributi più apprezzati spicca il romanzo Salire sempre più in alto fino a toccare il cielo, candidato al prestigioso Premio Campiello, che ha conquistato critica e pubblico per la sua capacità di intrecciare introspezione e poesia. Attraverso personaggi complessi e ambientazioni siciliane descritte con maestria pittorica, il romanzo celebra la resilienza dell’animo umano e l’aspirazione a superare i propri limiti per raggiungere nuove vette. Questo invito a osare e rinascere si ritrova anche nelle sue raccolte poetiche, Un piccolo scrigno mi parla di te e Cercarsi per non trovarsi mai, che hanno ottenuto numerosi riconoscimenti e lo hanno visto finalista in prestigiosi concorsi internazionali.
Parallelamente alla narrativa, Castrovinci è un saggista prolifico, con centinaia di articoli pubblicati su riviste di settore come Tuttoscuola, OrizzonteScuola, Pedagogika, EduCare, Fare l’insegnante, Scuola7, Educazione & Scuola e Dirigere la Scuola. Le sue riflessioni educative, sempre profonde e visionarie, spaziano dall’innovazione didattica alla metacognizione, dall’integrazione delle neuroscienze alle tecnologie digitali, promuovendo un’educazione in grado di rispondere ai bisogni del mondo contemporaneo.
Nel suo ruolo di dirigente scolastico presso l’Istituto Majorana di Milazzo, Castrovinci si è distinto come promotore di progetti che uniscono tradizione e modernità, valorizzando le potenzialità degli studenti attraverso metodologie innovative. Per lui, l’educazione è una leva potente per trasformare la società, una strada per costruire un futuro più giusto e consapevole.
Bruno Lorenzo Castrovinci non è solo un autore, ma una guida culturale e intellettuale, un interprete del nostro tempo che, attraverso le sue opere e il suo impegno educativo, invita a riflettere, emozionarsi e osare “salire sempre più in alto”. Con una scrittura che parla al cuore e alla mente, Castrovinci celebra la bellezza della natura umana e il valore di ogni nuova possibilità.
Giuseppe Gembillo è un rinomato filosofo italiano, nato nel 1949 a Piraino, in provincia di Messina. Professore ordinario di Storia della Filosofia presso l’Università di Messina fino alla sua quiescenza, è stato uno dei principali promotori dello studio della complessità in ambito filosofico e scientifico. Durante la sua carriera accademica, ha insegnato Filosofia della Scienza, Storia e Filosofia della Complessità e Sociologia Generale, ricoprendo incarichi prestigiosi in diverse facoltà dell’ateneo messinese.
Figura centrale nello sviluppo e nella diffusione del pensiero complesso, Gembillo è stato membro del Comitato scientifico e docente dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, oltre a presiedere il Centro Studi di Filosofia della Complessità “Edgar Morin”. Ha diretto le scuole estive di Alta Formazione a Patti, Lamezia Terme e Piraino, continuando a promuovere il dialogo tra filosofia e scienze.
Le sue pubblicazioni, tra cui Filosofia della complessità scritta con Annamaria Anselmo, hanno contribuito significativamente all’approfondimento delle interazioni tra filosofia e scienze, offrendo una prospettiva innovativa sulle trasformazioni del pensiero contemporaneo.
Oggi, pur essendo in quiescenza, Giuseppe Gembillo rimane un punto di riferimento nel panorama filosofico italiano e internazionale. Il suo contributo allo studio della complessità continua a influenzare studiosi e ricercatori, consolidando il suo ruolo come uno dei maggiori interpreti del pensiero complesso.
Renato Candia è un educatore e comunicatore italiano con una lunga carriera nel settore dell’istruzione e della comunicazione istituzionale. Ha ricoperto il ruolo di dirigente scolastico, distinguendosi per la sua competenza nelle questioni organizzative e comunicative. Nel febbraio 2024, è stato relatore al convegno “Il Dirigente scolastico e la comunicazione istituzionale – Uno Storytelling dell’istruzione” a Messina, dove ha condiviso le sue esperienze e conoscenze sull’importanza della comunicazione efficace nelle istituzioni scolastiche.
Oltre al suo impegno nell’istruzione, Candia ha collaborato con diverse riviste, tra cui “La Gola”, “Alfabeta”, “La Scuola SE” e “MusicaScuola”, contribuendo con articoli su teoria della didattica e comunicazione. Ha pubblicato opere come “Lo spettatore critico” (1988) e “Per una letteratura” (2004), approfondendo temi legati alla critica e alla letteratura.
Ha inoltre insegnato Teoria e tecnica delle comunicazioni presso la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Messina e ha svolto attività di consulenza in Storia e Didattica del Cinema presso l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara. Attualmente, è membro del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale dell’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici (ANDIS) e collabora con la rivista “Fare l’Insegnante”.
Candia sottolinea l’importanza di una comunicazione efficace nelle istituzioni educative, evidenziando come una buona comunicazione possa trasmettere la visione educativa di una scuola, coinvolgere gli interlocutori e promuovere un senso di appartenenza nella comunità scolastica.
Per approfondire ulteriormente il suo pensiero e le sue attività, è possibile consultare il suo canale YouTube, dove condivide riflessioni e contenuti legati al mondo dell’istruzione e della comunicazione.