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Paxillus delphus

 nel territorio boschivo siciliano  di Angelo Miceli & Carmelo Di Vincenzo  Articolo pubblicato su RdM (Rivista di Micologia), 2024, 67 (1): 89-95 Riassunto Gli autori descrivono due ritrovamenti di Paxillus adelphus effettuati nel territorio della provincia di Messina, in Sicilia, il primo nell’area boschiva del Comune di Sinagra, il secondo in quella del Comune di Novara di Sicilia. Questa specie fungina a crescita micorrizica risulta tipicamente legata in forma esclusiva ad essenze arboree appartenenti al genere Alnus (ontano).  Premessa Tra le numerose specie fungine rinvenute durante i lavori del Comitato Scientifico siciliano, svoltisi nell’autunno del 2022 nel Comune di Sinagra (ME), una posizione di rilievo deve essere riservata al ritrovamento di diversi esemplari di Paxillus adelphus, specie fungina ritenuta rara vista la specificità di crescita che la vede legata in simbiosi ectomicorrizica esclusiva con le piante di ontano.  La specie, poco nota ai nume...

Con l’arrivo della stagione estiva, puntuale come Natale e Ferragosto, si ripresenta ogni anno il problema degli incendi rurali e boschivi, con le solite frasi ricorrenti tra la gente e negli organi d’informazione: “Un’annata come questa non s’era mai vista”, “A memoria d’uomo non si ricorda niente di simile”, e via di seguito.  Per convincersi che così non è da almeno un cinquantennio basta consultare le serie storiche elaborate a tutti i livelli (nazionale, regionale, provinciale e perfino comunale), peraltro facilmente accessibili. Io stesso sono testimone diretto di avvenimenti che smentiscono quell’assunto, vissuti in qualità di funzionario del Corpo Forestale regionale operante per molti anni in provincia di Messina. Eccone alcuni tra i più significativi:  Dal 14 al 17 agosto 1971 andarono in fumo centinaia di ettari di bosco ricadenti sugli opposti versanti dei Monti Peloritani, da S. Stefano Briga all’Annunziata e da Rometta a Villafranca. Per l...

Cercando di mettere ordine in una pila di libri letti negli ultimi anni, mi sono imbattuto nel saggio del biologo e antropologo statunitense Jared Diamond, premio Pulitzer per la saggistica del 1998, dal titolo: Collasso. Come le società scelgono di morire o di vivere (Einaudi, 2005). In esso vengono vagliati in dettaglio i fattori di vario ordine e grado che avrebbero portato, di volta in volta, al crollo repentino e irreversibile di tante civiltà, di cui spesso ci capita di ammirare le rovine di opere grandiose che ci lasciano increduli. Scorrendo l’indice del libro mi sono soffermato su un caso, fra i tanti esaminati dall’Autore (Micenei, Anasazi, Maya, Incas, Vichinghi, ecc.), che a suo tempo mi aveva colpito particolarmente: la storia dell’Isola di Pasqua (Rapa Nui per i locali). Ho voluto rileggere il capitolo e, trovatolo interessante come ricordavo per gli insegnamenti che se ne possono trarre, mi sono deciso a stendere questa nota a beneficio di coloro che il l...

festeggia  sessant’anni di vita Nato nel 1963, per iniziativa di Ubaldo Vinci (cui, di recente, è stata conferita la carica di “Presidente onorario) e di un gruppo di appassionati di cinema (tra cui vorremmo ricordare almeno il compianto Pino Corallo), il “Cineforum Don Orione” (ora semplicemente “Orione”) è l’associazione culturale cinematografica più longeva di Messina (e tra le più antiche d’Italia) ed ormai l’unica della città; una vera e propria “istituzione”, con i suoi sessant’anni di ininterrotta attività, che proprio quest’anno sta “festeggiando”. Ha assunto questa denominazione perché è nato – e per moltissimi anni ha svolto la sua attività –  presso il “Cinema Orione”, annesso all’Istituto Don Orione di Messina, in seguito alla cui chiusura (nel 2000) si è dovuto “spostare” in altri locali, fino all’attuale “storico” cinema Lux, che è stato “recuperato” alla città, diventando la sede operativa dell’As...

C’è bisogno di storie vere, di affrontare temi di attualità con la capacità di attrarre e fare discutere qualsiasi, differente, persona. Ne ha bisogno il cinema, quello delle sale e del grande schermo, rimasto debilitato dalla pandemia, e anche la comunità umana, ogni giorno. Paola Cortellesi, con il suo primo film da regista “C’è ancora domani”, è riuscita a ricreare questo equilibrio, questo nuovo stupore e senso di partecipazione. Lo dimostrano non solo i Premi ottenuti (Biglietto d’oro 2023, e i premi ricevuti durante l’ultima Festa del Cinema di Roma: Premio del Pubblico, Premio Speciale della Giuria e Menzione speciale Migliore Opera Prima), ma soprattutto il dibattito che dal 26 ottobre anima le piazze reali e quelle dei social.  La scelta artistica di realizzare il film in bianco e nero non è legata semplicemente al periodo storico in cui la vicenda di Delia/Paola Cortellesi, in una Roma liberata, è ambientata, il secondo dopoguerra. A dare colore ci pen...

Leucocoprinus fragilissimus

Raro ritrovamento boschivo sui Monti Peloritani di Angelo Miceli & Carmelo Di Vincenzo Articolo pubblicato su RdM (Rivista di Micologia), 2022: 65 (3): 87-94 Premessa Abbiamo avuto modo, in precedenti nostri contributi micologici, di evidenziare come, da diversi anni ormai a questa parte, si stia assistendo alla trasmigrazione di varie specie fungine dalle aree tropicali di origine verso le regioni del mediterraneo dove sembra abbiano trovato una situazione ambientale ideale alla loro fruttificazione e diffusione. Ricordiamo, tra i nostri precedenti ritrovamenti, a mero titolo indicativo, Amylosporus campbellii (Berk.) Ryvarden (1977) [Cfr. Miceli et al., 2020] Inonotus rickii (Pat.) D.A. Reid (1957) [Miceli & Di Vincenzo in fase di pubblicazione]; ritrovamenti, questi, che uniti ai numerosi altri di varie specie fungine segnalati dagli studiosi di micologia, lasciano facilmente dedurre come le specie tropicali si stiano facilmente acclimatando alle nostre latitudini costituend...

San Pier Niceto, il comune dell’entroterra tirrenico della provincia di Messina a una trentina di chilometri dalla città capoluogo, si segnala viepiù come luogo accogliente, aperto, luminoso, ricco di splendori artistici – le sue dieci chiese, perlopiù settecentesche, conservano affreschi, statue, altari barocchi di eccezionale bellezza – e di incantevoli paesaggi naturali. Ieri sera, a incrementarne il fascino, vi si è svolto un evento che scavalca di fatto ogni altra contingenza locale, messinese e siciliana, per proiettarsi decisamente nella storia: l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Domenico Nastasi, su impulso, in ispecie, dell’assessore alla cultura Giuseppe Ruggeri, ha concesso all’unanimità la cittadinanza ordinaria allo scrittore, artista e drammaturgo Emilio Isgrò, noto in Italia e all’estero, anche per la rivoluzione delle famose «cancellature». Quanto dire, in primis, che San Pier Niceto ha acquisito di fatto, con questa iniziativa, un...

Corbezzolo, l'albero italico

In tutte le culture e in ogni epoca la vita dell’uomo si è intrecciata indissolubilmente, tanto sul piano materiale quanto su quello simbolico, alla vita delle piante, sia singolarmente considerate, sia fra loro aggregate a formare prati, siepi, macchie, foreste. Oltre al sostentamento e agli altri benefici tangibili che da sempre hanno assicurato al genere umano (vedi mia nota del 6 maggio 2023 apparsa su questo stesso sito), esse sono anche servite a concepire e trasmettere idee fondamentali sull’origine della vita e sue varie manifestazioni, chiamando in causa aspetti religiosi, magici, scaramantici, rituali, artistici, filosofici, poetico-letterari. Con incursioni in campi insospettabili come l’architettura, l’ingegneria, la genetica, la chimica, la climatologia, fino a coinvolgere da ultimo la psicologia, l’economia, l’organizzazione sociale, la politica. Un campo sterminato, come si vede, che un trattato non basterebbe a sondare come dovuto. È giocoforza, pertant...

In alcune note apparse su questo stesso sito, ogni volta che si è offerta l’occasione, ho fatto accenno al rapporto che intercorre tra noi umani e le piante, evidenziando anche il nesso causale e temporale. In questa sede mi propongo di ritornare sul tema in forma più ampia ed organica, sia pure nei limiti che mi sono imposti onde non appesantire più di tanto la lettura. Per introdurre l’argomento, riformulo le domande tante volte rivolte alle scolaresche che ho frequentato molti anni fa: “Cosa in concreto ci offrono le piante”? “Potremmo vivere senza di esse”? Ricordo che i ragazzi interpellati si sforzavano di elencare i prodotti e i benefici singoli avuti in dono dal mondo vegetale: ossigeno, frutta, verdura, legno, difesa idrogeologica e poco altro. Al termine del dibattito, tutti insieme si conveniva che la risposta sarebbe potuta essere molto più semplice e concisa, del tipo: “Le piante ci mettono a disposizione tutto quanto ci serve per vivere e condurre...

Queste righe vogliono essere un piccolo omaggio ad uno dei personaggi pubblici contemporanei che più ho seguito ed apprezzato per le sue rare qualità umane e professionali: garbo, modestia, impegno civico, vastità del sapere, coerenza nei comportamenti, molteplicità d’interessi, chiarezza espositiva congiunta a rigore scientifico, esposizione accattivante anche di argomenti complessi, serenità e coraggio nell’affrontare la malattia e la morte (ricordo ancora con commozione la lettera d’addio vergata di suo pugno poco prima di lasciarci).  Pochi, ritengo, siano le persone che non hanno conosciuto Piero Angela e le sue variegate attività. A costoro basta ricordare alcuni dati essenziali: 42 libri sugli argomenti più disparati, scritti in solitario, col figlio Alberto, con amici e collaboratori; 34 serie televisive che lo hanno visto autore e conduttore dal 1968 al 2022; 5 videocassette enciclopediche per ragazzi su natura, animali e astronomia; 5 grandi collane DVD sulla...

Hydnum repandum Foto Angelo Miceli

di Angelo Miceli & Carmelo Di Vincenzo Comunemente conosciuto, su tutto il territorio nazionale, con la denominazione volgare di “Steccherino dorato”, con la quale si è soliti fare riferimento anche ad altre specie fungine appartenenti allo stesso genere, Hydnum repandum, specie polimorfa per la variabilità della forma, delle dimensioni e del colore [Papetti et al., 2004] a crescita ubiquitaria, indifferentemente nei boschi di latifoglie, aghifoglie o misti, risulta essere facilmente riconoscibile soprattutto per la particolare conformazione dell’imenoforo che evidenzia numerosi piccoli aculei molto serrati e per diversi altri particolari cui faremo riferimento nel corso della nostra “Riflessione Micologica”. Genere Hydnum L. nom. sanct. Sp. pl. 2: 1178 (1753) Autore sanzionante: Fries, Syst. mycol. 1: 397 (1821) Specie tipo Hydnum repandum L. nom. sanct. Sp. pl. 2: 1178 (1753) Etimologia: Hydnum dal greco ὔδνον (hýdnon) = tubero. Si ritiene che il nome ...

Chiesa di San Giorgio Martire di Monforte San Giorgio

ROSARIO ABBATE°, ROSA MIDILI°° & GUGLIEMO SCOGLIO °°° (°) Istituto Comprensivo di San Pier Niceto, via R. Ilacqua n. 12, 98145 San Pier Niceto (ME) – Email: prof.saro@virgilio.it. (°°) Istituto Comprensivo di San Pier Niceto, via R. Ilacqua n. 12, 98145 San Pier Niceto (ME) – Email: framiro@tiscali.it (°°°) Cyber community “Friends and Sons of Monforte San Giorgio“, via Vittorio Emanuele, 98041 Monforte San Giorgio (ME) – Email: guglielmo.scoglio@gmail.com. RIASSUNTO Monforte San Giorgio è un centro collinare del messinese ubicato alle falde dell’accidentato Colle dell’Immacolata. Grazie alla facile erodibilità della roccia che costituisce la suddetta altura, l’area è caratterizzata dalla presenza di antichi ipogei artificiali scavati in epoca protostorica e adoperati come tombe dai Sicani. Queste cavità in seguito sono state riutilizzate da una comunità monastica verosimilmente originaria dall’Asia Minore (VIII-IX sec.) che creò due insediament...

15 Maggio 2016: settantesimo anniversario del riconoscimento della autonomia alla Sicilia con la concessione dello Statuto della Regione Siciliana, approvato con R. D. Lgs. n.455 del 15 Maggio 1946 da Umberto II, re di Italia. Lo Statuto nella sua formulazione era stato originato da un accordo tra lo Stato e l’Isola, rappresentata da una  Consulta regionale all’uopo costituita in cui erano presenti i rappresentanti delle categorie, i partiti e i ceti produttivi della Sicilia che materialmente contribuirono in chiave paritetica alla stesura e alla formulazione dello stesso. Esso avrebbe dovuto consentire nelle intenzioni del legislatore di dare le risposte che l’Isola attendeva da anni in merito alle esigenze di sviluppo per fare uscire i Siciliani dalle condizioni di minorità socio- economica in cui versavano dal momento in cui fu realizzatal’Unità. Fu ideato pertanto come volano di crescita e strumento di affermazione della specificità sicilia...

Per scoprire dove mi porto.      Ma perché la poesia in un epoca piena di conflitti, in un’età in cui, più che in qualsiasi altra, avvertiamo la precarietà dell’esistenza e della fragilità umana. Qualcuno, a volte, anche l’inutilità del vivere?      Perché la nostra natura ci porta a vivere in doppio.      Nella mente la lucida follia dell’uomo, la cui azione oggi è misurata in rapporto a quanto produce, destinato comunque a soccombere alla terra, l’ora che non conclude e la terribile vanità del tutto.      Nel cuore la partenza, l’avventura, l’occasione di ascoltare i silenzi e il silenzio di Dio, di attraversare i confini, di rimettermi sempre in gioco, di abbandonarmi alla tenerezza, di guardare le giornate con gli occhi di un povero, di fermarmi a parlare, con la morte, dei millenni e dell’importanza di vivere, di sperare che oltre l’infinito, al di là del tempo, ci sia ancora io godere il piacere della Bellezza e a udire la voce di Di...

Nel primo scorcio del 1600 la vita culturale e commerciale di Messina era quanto di più attivo vantasse l’intera isola: la Città contava circa 120.000 abitanti, godeva di singolari privilegi: il monopolio esclusivo della tratta della seta, il Porto Franco fonte di tanta ricchezza, la Zecca, il contatto diretto che il supremo magistrato della città (lo Stratigò) poteva avere col re, la residenza stagionale dei viceré (Filippo II nel 1591 aveva stabilito che i viceré di Sicilia trascorressero 18 mesi del loro vicereame nella città di Messina); e ciò la portava a contendere il primato alla rivale Palermo. Nel 1622-24 sotto il viceré Emanuele Filiberto di Savoia fu costruita con una enorme spesa (2.500.000 scudi siciliani!) la Palazzata, una serie ininterrotta di palazzi lunga quasi un miglio con una sola scenografica facciata, che esaltava lo scenario di eccezionale bellezza del litorale e dietro cui viveva e pulsava una città sempre più in espansione, esaltata nel canto p...

Dopo sette lunghi estenuanti mesi di assedio, il 26 marzo 1162, vinta dalla fame e dagli stenti, Milano si arrendeva a Federico I Hohenstaufen detto Barbarossa. La città per punizione venne rasa al suolo e molti dei suoi figli migliori furono atrocemente massacrati. Prese dal panico e dalla paura, le altre città lombarde ostili all’Imperatore, per non dover subire la stessa sorte di Milano, si arresero. Il disegno del vincitore era quello di sottomettere tutta l’alta Italia, continuare la sua marcia sino a Roma, deporre papa Alessandro III, acerrimo e irriducibile avversario delle sue mire politiche, e fare riconoscere legittimo l’antipapa Pasquale III, un fantoccio da lui voluto e sostenuto in contrapposizione al vero pontefice. Papa Alessandro consapevole del pericolo, aiutato dai genovesi, riparò in terra di Francia mettendosi sotto al protezione del re Luigi VII. Tra lotte, dispute e alterne vicende, malgrado i ripetuti tentativi del Barbarossa di averlo in suo domino, ...

 ‘U me cori è chinu di tristizza / vidennuti ridutta a ‘sta manera / chi cantuneri chini di munnizza / tu chi da’ Sicilia eri ‘a bannera Così il Poeta[*] piange  sulla sua città sempri da’ svintura visitata, la Messina chi c’era / quannu Roma era campagna. C’è un monumento, unico e negletto, che rappresenta un pezzo della storia di quella Messina che fu, la statua a don Giovanni d’Austria; ma pochi sanno chi fu costui e perché venne così celebrato. Una copia della statua originale si trova a Ratisbona, nome tedesco Regensburg, posta su un piedistallo simile a quello della città di Messina; l’epigrafe centrale porta la seguente iscrizione, di cui si dà la traduzione, che riassume la storia del personaggio: Don Giovanni d’Austria, figlio dell’imperatore Carlo V e Barbara Blomberg, fratello del re Filippo II di Spagna, governatore dei Paesi Bassi, nato a Regensburg il 24.2.1547, morto a Namur il 2.10.1578. Quale ammiraglio delle forze riunite spagnola...

Presentazione del Romanzo di Claudio Sergio Stazzone, Aula Magna Istituto Antonello, lì Messina 21 Aprile 2015, h. 18, 00 di Giuseppe Triglia.   INTRODUZIONE 1. Saluto tutti i presenti, gentilmente intervenuti stasera, quanti ci ospitano, tutti gli amici che ci onorano; e anche coloro che hanno voluto la mia, seppur modesta, partecipazione, scusandomi in anticipo per ciò che dirò e per come lo dirò: balbettando. Impresa ardua la mia: parlare del romanzo senza togliere il gusto della lettura, della scoperta, della curiosità, (dei colpi di scena); anzi dovrei contribuire col mio dire ad accrescerla, stimolarla, incoraggiarla. Potrei forse cavarmela prendendo a prestito dall’Ariosto; “le donne, i cavalieri, gli amori, le armi io canto” E tutto questo è il romanzo! Ma sono sicuro che non supererei indenne la serata e l’uscita. Allora proverò, chiedendo in anticipo venia a tutti, a provocare la vostra benevolenza e generosità nell’ascoltarmi, per l’esercizio di pazie...