Studio morfologico e filogenetico di una raccolta dalla Sicilia di Amanita ponderosa e considerazioni sullo stato delle conoscenze della serie Amidella a livello globale di Angelo Miceli, Carmelo di Vincenzo, Marco Della Maggiora L’articolo completo, in forma originale, è stato pubblicato su “Micologia Toscana” Bollettino dell’Associazione Gruppi Micologici Toscani (AGMT), Anno 2022, n.43: 9-33 Riassunto Gli autori presentano i risultati dello studio approfondito di una raccolta di Amanita ponderosaeffettuata nel territorio dei Monti Nebrodi, nel Comune di Ficarra (Messina, Sicilia), confermando la presenza di tale specie sul territorio italiano anche su base filogenetica. Lo studio, oltre che morfologico, propone anche un confronto della sequenza ITS ricavata dalla raccolta con quelle delle specie attribuite alla serie Amidella al momento disponibili. Contestualmente, vengono riportate alcune considerazioni sulla serie Amidella a livello globale, discutendone lo ...
Angelo Miceli
Nuovo ritrovamento in Sicilia a Rometta Marea (ME) di Angelo Miceli e Carmelo Di Vincenzo L’articolo completo, in forma originale, è stato pubblicato su “Micologia Toscana” Bollettino dell’Associazione Gruppi Micologici Toscani (AGMT), Anno 2021, n. 3: 45-55 Premessa Siamo ormai abituati, anche sulla scorta dei nostri precedenti ritrovamenti riferiti ad altre interessanti e rare specie fungine, alle numerose sorprese che il territorio messinese riserva agli studiosi di micologia: protagonista del presente contributo è Inonotus rickii, interessante specie lignicola di origine tropicale appartenente al gruppo informale dei polipori, oggetto di nostri recenti ritrovamenti, che è solita fruttificare ormai da alcuni anni nel territorio messinese. Nei primi giorni del mese di agosto dell’anno 2019 gli autori ricevono la segnalazione della crescita di una specie fungina a conformazione quasi perfettamente globosa e saldamente attaccata al substrato: un albero vivente di Alb...
di Angelo Miceli, Carmelo Di Vincenzo, Francesco Mondello L’articolo completo, in forma originale, è stato pubblicato su “Rivista di Micologia” Bollettino dell’Associazione Micologica Bresadola, Anno 2022, 65 (1): 71-78 Riassunto Gli autori descrivono un ritrovamento effettuato nel territorio boschivo dei monti Peloritani, nel Comune di Tripi, nel territorio metropolitano della città di Messina, di Podoscypha multizonata, specie lignicola originaria da aree tropicali, ambientata in Europa ma considerata rara ed inserita, in alcuni paesi, nella Red list delle specie a rischio di estinzione (Læssøe & Ibarguren, 2014). Introduzione Ancora una volta il territorio boschivo dei monti Peloritani regala, agli studiosi di micologia, il ritrovamento di una bella e interessante specie fungina a crescita lignicola che è solita fruttificare alla base o sulle radici interrate di vecchie querce (Quercus spp.) o, a volte, di faggio (Fagus sylvatica) o, anche, genericamente, di col...
Specie tossica d’oltre oceano ambientata in Sicilia Articolo pubblicato su MicoPonte, Anno 2022 n. 14: 37-45 Introduzione In questo contributo viene trattato un taxon esotico, tipico e molto diffuso nei paesi extraeuropei quali la parte meridionale del Nord America, l’America centrale, l’America del sud, l’Africa, il Madagascar, l’Oceania fino alle isole del Pacifico [Brunelli, 2009]. Alla luce dei numerosi ritrovamenti degli ultimi anni, possiamo affermare che questa specie sia solita fruttificare in maniera abbondante e con una certa frequenza nella zona costiera della Sicilia orientale, un fenomeno che nella nostra regione si può ad oggi riscontrare per numerose altre specie ad analoga tipicità. Chlorophyllum molybdites ha una conformazione morfologico-strutturale molto simile a tutte leMacrolepiota del gruppo rhacodes, oggi inserite nel genere Chlorophyllum, ma in particolare la somiglianza è condivisa con la più nota Macrolepiota procera, buon commestibile,...
É una delle numerose specie fungine a tipica crescita autunnale conosciuta, sull’intero territorio nazionale, con la denominazione volgare di “Pinarolo” o “Pinarello”, attribuitale, a ragion veduta, per la sua particolare propensione a fruttificare in associazione simbiotica con colture arboree appartenenti al Genere Pinus. È specie commestibile, posizionata, nella sistematica fungina, nella Famiglia Boletaceae, facilmente identificabile anche dai cercatori meno esperti, che sembra essere, sul territorio nazione e anche oltre, il Suillus più conosciuto [Papetti et al., 2004: Chiari & Papetti, 2021]. Genere Suillus P. Micheli Nov. pl. gen. (Florentiae): 126 (1729) Specie tipo: Suillus luteus (L.) Roussel Fl. Calvados: 34 (1796) Etimologia: Suillus, diminuitivo del termine latino “sus” ovvero maiale, maialetto; porcinello [Buda, 2011; Acta Plantarum, 2022]. Al genere appartengono numerose specie fungine a tipica crescita terricola, a nutrizione simbiotica [Mattucci, 2...
Specie comune, tipica dei terreni ricchi di humus, a nutrizione saprotrofica, facilmente confondibile con le specie congeneri. Tradizionalmente nota con l’epiteto binomiale di Macrolepiota rhacodes, è stata, in tempi relativamente recenti, unitamente ad altre specie appartenenti al medesimo genere, quali, ad esempio: M. venenata Bon, M. brunnea(Farl. & Burt) Wasser, M. oliveri (Barla) Wasser, riposizionata nel genere Chlorophyllum, di nuova creazione. La ricombinazione delle varie specie dal genere Macrolepiota al genere Chlorophyllum si è resa necessaria soprattutto per la diversa colorazione della sporata: bianca nel primo, verde nel secondo. L’autonomia dei due generi è supportata anche dai risultati delle analisi filogenetiche pubblicate in diversi studi. Genere Macrolepiota Singer Pap. Mich. Acad. Sci. 32: 141 (1948) Specie tipo: Macrolepiota procera (Scop.) Singer Pap. Mich. Acad. Sci. 32: 141 (1948) Tratto da Miceli, 2021 (118): 28-37 Al genere, la cu...
È una delle poche specie fungine appartenenti al genere Agaricus a crescita, anche se non esclusiva, boschiva. Per le particolari caratteristiche morfologico-strutturali, risulta facilmente determinabile anche dai meno esperti. Genere Agaricus L. nom. sanct. Sp. pl. 2: 1171 (1753) Autore sanzionante: Fries, Syst. mycol. 1: lvi, 8 (1821) Tratto da Miceli, 2021 (XXXIX): 68-76 Al genere appartengono basidiomi con crescita terricola o, in pochi casi, fimicola ma mai lignicola [Cappelli, 1984], di piccole, medie e grandi dimensioni, generalmente carnosi, con tipica nutrizione saprotrofica anche se le specie crescenti in prossimità degli alberi lasciano pensare ad una probabile forma di nutrizione micorrizica [La Chiusa, 2013]. In merito è opportuno precisare che alcuni micologi considerano le varie specie appartenenti al genere quali simbionti con piante erbacee. Tutte le specie appartenenti al genere hanno uno sviluppo bivelangiocarpico, ovvero risultano ricoperti, specialmente nella...
Ci piace presentare, in questa nuova “Riflessione Micologica”, sulla scia di altre precedenti che ci hanno consentito di addentrarci nel meraviglioso mondo dei funghi Gasteromiceti, una specie fungina che per la particolare conformazione morfologico strutturale presenta tutti i requisiti per essere considerata specie “dall’aspetto particolare” [Della Maggiora, 2008]. Phallus impudicus appartiene, infatti, per la caratteristica conformazione morfologico-strutturale, al gruppo informale dei Gasteromiceti nel quale vengono posizionati funghi a sviluppo angiocarpico (quando il fungo si sviluppa all’interno di una membrana protettiva, detta peridio, che avvolge la zona fertile evitando contatti con l’esterno fino alla completa maturazione). Viene caratterizzato, come tutte le specie fungine appartenenti alla famiglia delle Phallaceae, dalla particolarità del ciclo vitale e dalla conformazione morfologico strutturale. Si presenta, nella fase embrionale della sua formazi...
Specie elegante, dalle dimensioni, a volte, considerevoli e dall’aspetto accattivante, comunemente conosciuta su tutto il territorio nazionale con la denominazione volgare di “Tignosa vinata” attribuitale per la caratteristica proprietà della carne di virare al rosso-vinoso. Anche se presenta un aspetto molto mutevole nella forma, nella taglia e nelle tonalità cromatiche, risulta, in ogni caso, riconoscibile con una certa facilità anche da parte dei cercatori meno esperti. Genere Amanita Pers. Tent. disp. meth. fung. (Lipsiae): 67 (1797) Il genere, la cui specie tipo è A. muscaria, ospita sporofori di medio-grandi dimensioni, eterogenei, caratterizzati da cappello convesso sul quale, spesso, si trovano residui velari, con margine liscio o tipicamente striato; lamelle libere; gambo più o meno ingrossato alla base, con presenza o assenza di anello; con volva basale; sporata in massa bianca. Si conoscono specie di ottima qualità e altre, non poche, velenoso-mortali la cu...
Un piccolo basidiomicete molto comune ed a larga diffusione territoriale, a tipica crescita lignicola nel periodo estivo-autunnale: Gymnopilus penetrans, protagonista della nostra “Riflessione Micologia”, si lascia facilmente riconoscere per la crescita di numerosi esemplari che spesso invadono, colonizzandoli, i tronchi di conifere in fase di degradazione. Genere Gymnopilus P. Karst Bidr. Känn. Finl. Nat. Folk 32: XXI (1879) Al Genere, la cui specie tipo è Gymnopilus liquiritiae (Pers) P. Karst, appartengono basidiomi lignicoli a nutrizione saprotrofica, a crescita singola o cespitosa, omogenei, di taglia da piccola a grande, concappelloconvesso, non striato, con colori variabili da giallo ocra a giallo dorato a bruno aranciato, viscoso a tempo umido; imenoforo non asportabile formato da lamelle adnate (quando risultano inserite sul gambo per tutta la loro altezza) o appena smarginate (quando si inseriscono sul gambo formando una piccola ansa concava). Il velo general...
Viene comunemente conosciuto su tutto il territorio nazionale come “fungo spia” per la particolare propensione a fruttificare nello stesso periodo e nello stesso habitat di crescita dei ben noti e ricercati porcini. In effetti è possibile ritrovare nelle sue vicinanze, visto lo stesso habitat di crescita, anche “Sua Maestà il Porcino”. Per il suo colore bianco è facilmente individuabile nel bosco e una attenta osservazione della zona circostante permette, spesso, l’avvistamento di porcini sfuggiti ad una ricerca veloce in quanto ben mimetizzati nell’ambiente boschivo. Genere Clitopilus (Fr. ex Rabenh.) P. Kumm. Führ. Pilzk. (Zerbst): 23 (1871) Al genere, la cui specie tipo è Clitopilus prunulus, appartengono basidiomi di medio-piccole dimensioni, a crescita terricola e nutrizione saprotrofica che presentano i seguenti caratteri: Cappello irregolare, liscio. Imenoforo a lamelle decorrenti sul gambo, inizialmente bianche poi, verso la maturazione, rosa o bruno...
Un basidiocarpo di medie dimensioni che si lascia facilmente notare per il colore totalmente giallo che gli conferisce un aspetto particolarmente attraente che contrasta apertamente con l’odore solforoso, intenso e repellente: Tricholoma sulphureum é solito fruttificare nel periodo autunnale, in forma singola o gregaria, indifferentemente nei boschi di conifere e latifoglie, viene posizionato, anche se in maniera informale con l’intento di fornire a quanti si avvicinano allo studio del genere una chiave di determinazione facilitata, nel “Gruppo dei “Tricholoma gialli”.(1) Genere Tricholoma (Fr. : Fr.) Staude (1857) tratto da Miceli [2020 (107): 18-24] Al genere, la cui specie tipo è T. equestre, appartengono funghi terricoli, omogenei (quando cappello e gambo sono formati da struttura cellulare similare tanto che risulta difficile il distacco tra le due parti), carnosi, con portamento generalmente robusto detto, appunto, tricholomoide, legati in simbiosi ectomic...
di Angelo Miceli & Carmelo Di Vincenzo. Non sempre i funghi, come nell’immaginario collettivo si è soliti ritenere, si presentano nella classica conformazione strutturale che li identifica formati da cappello e gambo ben definiti. Spesso, anzi molto spesso, si presentano nelle forme più strane tanto che difficilmente vengono riconosciuti come tali da quanti hanno poca dimestichezza con il meraviglioso, immenso, affascinante ed intricato “Regno dei Funghi”. Daldinia concentrica, protagonista della nostra “Riflessione Micologica”, si identifica pienamente in tale categoria presentando caratteristiche morfocromatiche ben diverse dai funghi a strutturazione classica tanto da potere essere considerata, a ben diritto, specie dall’aspetto particolare [Cfr. Della Maggiora, 2021]. Precisazioni di ordine generale – tratto da Miceli (2018: 32 – 35) E’ opportuno, prima di addentraci nella trattazione della specie, fare delle precisazioni di ordine generale che ci consentano...
Di Angelo Miceli e Carmelo Di Vincenzo Sembra ormai assodato, da diversi anni a questa parte, che alcune specie fungine originarie da aree tropicali e/o subtropicali abbiano iniziato, con successo, una forma di trasmigrazione verso le regioni del mediterraneo ove, come dimostrano vari ritrovamenti, hanno trovato un habitat ideale alla loro fruttificazione. Ricordiamo, tra i nostri precedenti ritrovamenti, a mero titolo indicativo, Amylosporus campbellii (Berk.) Ryvarden (1977) [Cfr. Miceli et al., 2020] Inonotus rickii (Pat.) D.A. Reid (1957) [Miceli & Di Vincenzo in fase di pubblicazione]; Leucocoprinus fragilissimus (Ravenel ex Berk. & MA Curtis) Pat., (1900) [Miceli & Di Vincenzo in fase di pubblicazione] ai quali si unisce, oltre alle numerose specie fungine oggetto di ritrovamento da parte di altri studiosi di micologia, l’ultimo, in ordine di tempo, recente nostro ritrovamento di Leucocoprinus flos-sulphuris, protagonista del nostro nuovo contributo micologico. Leuc...
Specie molto comune che è solita fruttificare tra il periodo primaverile e l’autunno inoltrato nei pascoli e nei terreni incolti. Inizialmente inserita nel Genere Volvariella(1) con la denominazione specifica di Volvariella gloiocephala, è stata riposizionata, a seguito indagini di natura filogenetico-molecolare che hanno evidenziato una maggiore affinità di caratteri con le specie appartenenti al Genere Pluteus (2), nel Genere Volvopluteus, appositamente creato in epoca relativamente recente. Genere Volvopluteus Vizzini, Contu & Justo Fungal Biology 115 (1): 15 (2011) Si tratta di un Genere di nuova e relativamente recente istituzione nel quale sono state riposizionate alcune specie fungine già appartenenti al Genere Volvariella che all’esame filogenetico molecolare hanno evidenziato caratteristiche strettamente correlate a quelle delle specie appartenenti al Genere Pluteus dalle quali morfologicamente si differenziano per la presenza di volva, elemento q...
Ritorniano, ancora una volta, nel meraviglioso ed intricante mondo dei funghi lignicoli, ovvero quelli che sono soliti crescere in associazione a colture arboree vive o in fase di degradazione. Daedalea quercina, protagonista della nostra nuova “Riflessione Micolgica” è un fungo dalla conformazione imeniale particolare che è possibile, considerata la sua forma di crescita pluriannuale, trovare nel bosco, associato a colture arboree di Quercus s.l., ma non solo, durante tutto l’arco dell’anno. Tipica specie fungina a doppia forma nutrizionale: parassitica e saprotrofica, risulta facilmente identificabile, anche da parte dei meno esperti, per la particolare conformazione labirintiforme (1) della sua superficie fertile. Viene inserita nel gruppo informale dei Polipori. I Polipori – tratto da Miceli & Di Vincenzo (2020: 9-18) Denominazione informale riferita ad un raggruppamento di comodo estremamente eterogeneo e polifiletico (quando le specie inserite nel gruppo no...
E’ una delle numerose specie fungine che si affaccia, al tepore della primavera, tra i cascami fogliari nei boschi di latifoglie dove si fa facilmente notare per la sua particolare, candida bellezza dietro la quale, purtroppo, nasconde, in maniera subdola, numerose e pericolosissime tossine che la posizionano tra le specie fungine più velenose e, per l’uomo, in caso di ingestione, ad effetto mortale. Amanita verna, protagonista, purtroppo, di numerose intossicazioni anche con danni irreversibili o addirittura mortali, si configura, unitamente alle consorelle A. phalloides, A. phalloides var. Alba, A. virosa ed A. porrinensis, tra le specie fungine più pericolose esistenti al mondo, occupando un posto di rilievo nella classifica dei funghi più velenosi. Nella sistematica fungina trova posto nella Sezione Phalloideae del Sottogenere Amanitina, Genere Amanita. Genere Amanita Pers. 1797. – Tratto da Miceli (2019: 27-33) Il genere, la cui specie tipo è A. muscaria...
Di Angelo Miceli e Carmelo Di Vincenzo E’ un dato di fatto, anzi una certezza assoluta, che la grandiosità del Creato e la bellezza della natura esercitano su di noi, cultori della micologia e girovaghi dei boschi per pura curiosità e per motivi scientifici, un forte fascino ed una grande attrazione verso ogni minima manifestazione di vita che, specialmente nel grande ed immenso Regno dei Funghi, si manifesta nella maniera e nelle forme più diversificate e curiose, tanto che siamo facilmente attratti ed estasiati da una distesa di piccoli carpofori a forma campanulata che nell’insieme assumono la conformazione di un meraviglioso “tappeto” in un angolo del “salotto buono” nel bosco. Coprinellus disseminatus specie fungina di piccole dimensioni a nutrizione saprotrofica, é solita fruttificare a gruppi di numerosissimi esemplari, spesso centinaia o, a volte, anche migliaia [Herman, 1979; AMINT, 2021], su elementi vegetali in fase di decomposizione raggiungendo la pien...
Articolo pubblicato su MicoPonte – Bollettino del Gruppo Micologico “Massimiliano Danesi” – Ponte a Moriano (LU), Anno 2021 n. 13: 29-38 Premessa Ricercata, rara e caratteristica specie fungina dell’ambiente siciliano, tipica della catena montuosa dei Nebrodi, delle Madonie e del massiccio dell’Etna. La sua prima descrizione porta la firma del micologo siciliano Giuseppe Inzenga (1) il quale nella sua opera “Funghi siciliani” afferma: “E’ questo il più delizioso fungo mangiativo che conoscesi in Sicilia, e privo da qualunque sospetto di veneficio, tanto pei suoi caratteri che lo distinguono da qualunque siasi altra specie sospetta, quanto per le località ove nasce e per le piante alle quali conoscesi essere parassito. Nasce nella sommità dei monti più alti di Sicilia, in luoghi boscosi, e con particolarità nelle Nebrodi o Madonie, al liquefarsi delle nevi da aprile a tutto maggio” [Inzenza G., 1865:12]. Pleurotus nebrodensis, protagonista della nostra ...
Vogliamo trasportarci, con questa nuova “Riflessione Micologica”, unitamente ai nostri ormai numerosi lettori, nell’affascinante, meraviglioso ed intricato “Mondo delle Russule” che, senz’altro, nell’immensità del “Regno dei Funghi”, con le circa 250 specie segnalate nel territorio italiano, intende mettere alla prova la capacità di determinazione dei micologi più esperti che spesso sono costretti a ricorrere, per un corretto riconoscimento della specie, alle reazioni chimiche e, ancor più spesso, all’esame dei caratteri microscopici. Abbiamo sempre avuto, come si conviene a quanti come noi, nella qualità di dilettanti appassionati di micologia, attratti dalle meraviglie che il “Regno dei Funghi” nasconde tra i suoi numerosi misteri, si avvicinano allo studio delle innumerevoli specie fungine che ne fanno parte, un timore riverenziale a trattare, anche se in forma divulgativo-informativa, il genere Russula che, pur se di facile riconoscimento relativ...
Primo ritrovamento nel territorio messinese Angelo Miceli & Carmelo Di Vincenzo(Centro di Cuntura Micologica – Messina) Articolo Pubblicato su RMR (Rivista di Micologia Romana)Bollettino Amer (Associazione Micologia Ecologica Romana) n. 111 Anno XXXVI, 2020 (3): 135-141 Premessa Ancora una volta il territorio messinese regala un ritrovamento fungino di tutto rispetto che vuole identificarsi con una specie a tipica crescita extraeuropea la quale da qualche anno a questa parte fa registrare la propria presenza anche nel territorio europeo e, in particolare, stante i ritrovamenti segnalati e dei quali siamo venuti a conoscenza, in alcune località della Sicilia. Trattasi di Amylosporus campbellii, specie fungina posizionata nel gruppo informale dei polipori ed attualmente inserita nell’ordine Russulales. Essa sconfina dalle naturali e tipiche zone di crescita localizzate nelle aree tropicali e subtropicali dell’Africa, del Nord America meridionale, dell’America centra...
Premessa Da sempre posizionato nella sistematica fungina nel genere Boletus (1) e conosciuto universalmente con l’originario epiteto specifico di Boletus satanas, è stato recentemente, a seguito approfonditi studi di natura filogenetico-molecolare, riposizionato nel nuovo genere Rubroboletus che ospita, in atto, numerose altre specie appartenute al genere Boletus, mantenendo, in ogni caso, il “satanico” identificativo di specie che invita l’immaginario collettivo ed i micofagi tutti ad evitare il consumo di questa meravigliosa specie fungina, dalle grandi dimensioni e dai colori contrastanti tra il bianco del cappello ed il rosso del gambo e dei pori, che è ritenuta, come confermato dai numerosi studi di micotossicologia, altamente tossica e causa di sindrome gastroenterica (2) di una certa entità. Genere Rubroboletus Kuan Zhao & Zhu L. Yang Phytotaxa 188 (2): 67 (2014) E’ un genere di recente istituzione, con specie tipo Rubroboletus sinicus (W.F. Chiu)...
E’ una delle numerose specie fungine che generalmente, considerate le sue piccole dimensioni e quindi la mancanza di attrazione verso i numerosi “funciari” in cerca di emozioni mico-gastronomiche, rimane, anche se non sempre, ignorata nel proprio habitat di crescita in attesa di compiere indisturbata il suo ciclo biologico. Lepiota cristata, specie fungina dalle piccole dimensioni, è una specie tossica a larga diffusione territoriale che causa sindrome gastrointestinale(1). Genere Lepiota (Pers.) Gray (1821) Il Genere, la cui specie tipo è Lepiota Clypeolaria (Bull. : Fr.) P. Kumm. (1871), ospita basidiocarpi a crescita terricola e nutrizione saprofitica che amano riprodursi su terreni ricchi di humus in associazione a foglie e residui legnosi marcescenti; sono soliti fruttificare indifferentemente nei boschi di latifoglie o di conifere, nelle radure erbose, nei prati, nei parchi e nei giardini anche nelle zone urbane. Si presentano di piccole-medio dimensioni, poco carnosi,...
Premessa Tra le numerose specie fungine che durante il corso dell’anno, in corrispondenza del proprio ed individuale periodo di fruttificazione, sono solite attirare le attenzioni dei numerosi cercatori che, come ormai siamo abituati a vedere, sciamano nei boschi spesso con poco rispetto per l’ambiente, un posto di particolare rilievo deve essere riservato ad Agrocybe aegerita, protagonista della nostra “Riflessione Micologica”, conosciuto su tutto il territorio nazionale con la denominazione volgare di “Piopparello” che, senz’altro, trova derivazione dalla sua particolare propensione a legarsi, quale fungo parassita-saprofita, a colture arboree appartenenti al Genere Populus (Pioppo) L. (1753) non disdegnando, in ogni caso, ad associarsi anche ad altre latifoglie appartenenti a generi diversi. Per il gradevole sapore e per l’ottima resa in cucina viene considerato un eccellente commestibile ed è, per tale motivo, ricercato durante i diversi periodi di fruttifi...
Comunemente conosciuto, fin dai tempi più antichi, dai popoli orientali come “Maitake”, ovvero “Fungo danzante” (in giapponese: mai = danza; take = fungo) in quanto – la leggenda tramanda – il fortunato ricercatore che si imbatteva nel suo ritrovamento, per la rarità dello stesso, per le sue riconosciute proprietà medicinali e per il suo valore materiale (era considerato merce di scambio), si metteva a danzare per l’immensa gioia provata.(1) Si tratta di specie non comune che raggiunge dimensioni e peso notevoli attraendo l’interesse dei micologi, dei micofili e dei numerosi micofagi che la utilizzano, specialmente conservata sott’olio, per usi alimentari: Grifola frondosa occupa un posto d’onore nel gruppo informale dei Polipori(2) divenendo, in questo contesto, protagonista della nostra “Riflessione Micologica”. Genere Grifola Gray (1821) Al genere appartengono basidiomi di grandi dimensioni, annuali (quando durano una sola stagione esaurendo i...