Per scoprire dove mi porto. Ma perché la poesia in un epoca piena di conflitti, in un’età in cui, più che in qualsiasi altra, avvertiamo la precarietà dell’esistenza e della fragilità umana. Qualcuno, a volte, anche l’inutilità del vivere? Perché la nostra natura ci porta a vivere in doppio. Nella mente la lucida follia dell’uomo, la cui azione oggi è misurata in rapporto a quanto produce, destinato comunque a soccombere alla terra, l’ora che non conclude e la terribile vanità del tutto. Nel cuore la partenza, l’avventura, l’occasione di ascoltare i silenzi e il silenzio di Dio, di attraversare i confini, di rimettermi sempre in gioco, di abbandonarmi alla tenerezza, di guardare le giornate con gli occhi di un povero, di fermarmi a parlare, con la morte, dei millenni e dell’importanza di vivere, di sperare che oltre l’infinito, al di là del tempo, ci sia ancora io godere il piacere della Bellezza e a udire la voce di Di...