Visita alle Collezioni Botaniche dell’Orto Botanico “Pietro Castelli”
situate presso l’Edificio Didattico della Cittadella Universitaria di Papardo (ex Facoltà di Scienze)
Adesioni e modalità operative:
Partecipazione:
limitata a circa 40 persone suddivise in due gruppi
Primo Gruppo
ore 16,30 presso Edificio Didattico della Cittadella Universitaria di Papardo (ex Facoltà di Scienze) – Vill. SS. Annunziata – Messina
Secondo Gruppo
ore 17,30 presso Edificio Didattico della Cittadella Universitaria di Papardo (ex Facoltà di Scienze) – Vill. SS. Annunziata – Messina
Adesioni
Precedenza ai Soci ADSeT e familiari, entro mercoledì 15 novembre mezzo mail a: associazione.adset@gmail.com o sulla chat WattsApp di ADSeT al numero 3286955460.
Dovrà essere indicato, oltre il nome del richiedente, anche il nome di eventuali familiari accompagnatori e il gruppo (primo o secondo) cui si desidera essere assegnati.
Le richieste verranno accettate sino ad esaurimento posti disponibili. In caso di esubero la partecipazione sarà consentita nel gruppo con posti disponibili.
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Il 21 novembre 2023, presso il Polo Universitario Papardo,ha avuto luogo la visita guidata di alcuni soci ADSeT alle Collezioni Botaniche dell’Università di Messina, ideate e organizzate a partire dagli anni ’90 dal prof. Giacomo Tripodi, professore emerito della stessa Università. Guide d’eccezione sono state la Prof.ssa Rosa Maria Picone, direttrice del locale Orto Botanico “Pietro Castelli”, e il dott. Marco Vicinanza, curatore delle Collezioni.
All’ingresso della mostra un grande murales illustra l’evoluzione delle piante sulla terra in funzione del tempo espresso in ere geologiche, utile premessa a quanto osservabile da vicino visionando la collezione di piante fossili e di campioni vegetali, sistemati in numerosi tavoli e vetrine espositive, corredati di didascalie e pannelli esplicativi, scritti in maniera comprensibile anche a chi specialista non è. La raccolta, a quanto appreso, trova pochi riscontri anche in ambito internazionale per ricchezza di esemplari e presenza di pezzi rari.
Grande è la ricchezza di dettagli sugli aspetti morfologici e fisiologici delle piante, con semi e frutti di specie autoctone ed esotiche dalle forme più strane, chiara testimonianza delle infinite strategie messe in atto dai vegetali per sopravvivere anche a condizioni ecologiche estreme e per perpetuare la specie.
Alcune teche contengono pregevoli modelli in resina di corpi fruttiferi di funghi, sia eduli che velenosi.
Di grande interesse sono le raccolte che si soffermano sull’utilizzazione delle piante da parte dell’uomo in varie parti del pianeta, attraverso la presentazione di prodotti ed elaborati di natura vegetale di uso quotidiano, quali resine, coloranti, spezie, piante medicinali, piante tossiche, fibre vegetali.
Non mancano modelli didattici di tipo anatomico, morfologico e citologico, utilizzati da docenti e studenti a scopo didattico.
Assai pregevole è la raccolta di numerose sezioni di legni italiani, ideata e realizzata dal grande botanico Adriano Fiori, autore, tra l’altro, di una importantissima Flora Analitica d’Italia.
Tra i materiali esposti desta grande curiosità una foglia essiccata di Woodwardia radicans, felce considerata fossile vivente, lunga 2,65 metri.
Tutto il materiale descritto è collocato in ambiente aperto, ben illuminato e accessibile a chiunque.
Giuseppe Giaimi
funzionario tecnico del Dipartimento ChiBioFarAm dell’Università, referente delle collezioni e già docente incaricato di Museologia Naturalistica nel corso di laurea di Scienze dell’Ambiente e della Natura.